Signore Gesù,
a Betania hai sperimentato la gioia dell’ospitalità
e, a casa di Marta, ti sei sentito sempre a casa tua.
Gustando la bellezza dell’amicizia,
sei stato ascoltato da Maria e servito da Marta.
Concedici di trasformare tutte le nostre comunità
in un “cantiere” aperto ed operoso
dove, attraverso un quotidiano apprendistato
di ascolto obbediente della tua parola
e di accoglienza gratuita verso tutti,
si possa fare una concreta esperienza
di servizio sempre lieto e generoso.
Liberaci da ogni tipo d’affanno e guarisci i nostri cuori
da ogni forma di ‘ansia da prestazione’.
Benedici tutto ciò che favorisce l’impegno
di camminare sempre insieme
e incoraggiaci a proseguire il cammino sinodale,
più come stile da assumere
che come semplice attività da realizzare.
Rendici ben disposti a rinunciare prontamente
a tutto ciò che ci porta ad isolarci dagli altri,
consapevoli che solo camminando insieme,
si può davvero andare lontano,
essere lungimiranti
e raggiungere, con certezza,
la desiderata meta della santità.
Tutte le volte, invece, che tendiamo
ad isolarci dagli altri il nostro passo s’attarda,
rimaniamo prigionieri di logiche miopi e mediocri
e finiamo per collezionare tanta stanchezza,
ogni forma di amarezza e sicura delusione.
Solo ascoltandoti, o Signore,
saremo capaci di ascoltarci davvero
e quando il servizio è preceduto dall’ascolto
sarà finalmente libero da ogni preoccupazione
perché non baderemo più a ‘fare bella figura’
né a raccattare riconoscimenti e apprezzamenti umani,
ma tutto e sempre sarà pensato e realizzato
er la maggior gloria di Dio,
come segno di filiale amore alla Santa Madre Chiesa,
Casa dalle porte aperte,
per accogliere tutti
e per uscire incontro a tutti.
Amen.  

(p. Enzo Smriglio)