In comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione” vogliamo condividere anche noi oggi (17 ottobre) la Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione indetta dalla Presidenza della CEI.
Tutte le volte che i venti di guerra si alzano nel mondo si corre l’insidiosissimo rischio di costituire delle vere e proprie tifoserie che, mentre si schierano per le varie parti in contesa, finiscono per riconoscere innocente la parte per la quale si parteggia e colpevole, invece, l’altra parte.
Auguriamoci di non dimenticare mai come ogni guerra è sempre figlia di tante ingiustizie e madre di altrettante menzogne. Proprio per questo la ragione e il torto non stanno mai tutti da una parte sola.
Nel caso specifico del conflitto in atto nella Terra Santa non si può che condannare senza appello la barbarie del gruppo terroristico Hamas che sta seminando morte tra i civili e in particolare tra i bambini e gli anziani, le due età della vita dove la fragilità è più evidente. Ma è auspicabile anche dalla parte Israeliana che la legittima difesa sia proporzionata attraverso un uso della forza che non pregiudichi l’incolumità di chi terrorista non è. Infatti, i bambini nelle incubatrici e gli ammalati che muoiono negli ospedali palestinesi per la mancanza della corrente elettrica sono degli innocenti come i bambini israeliani sgozzati o decapitati dalla violenza cieca dei terroristi.
L’augurio non può che essere uno e uno solo: che trionfi presto la giustizia e ritorni finalmente la pace in questo martoriato angolo del mondo!
PREGHIERA
Signore Gesù,
in questo momento così buio per l’umanità
facciamo nostre le parole del Salmista e,
ben volentieri accogliamo il suo invito:
“Domandate pace per Gerusalemme” (Sl 122,6).
Con fiducia a te ci rivolgiamo
con l’intima certezza che Tu, o Signore,
non lasci cadere nel vuoto la nostra accorata supplica.
Ti preghiamo per gli innocenti
che, sia dalla parte Israeliana
che da quella Palestinese,
stanno terribilmente soffrendo
per le drammatiche conseguenze
di una violenza inaudita e raccapricciante.
Ogni guerra semina solo morte e distruzione,
inoculando nel cuore di chi ne subisce le conseguenze
tanto odio e una terribile sete di vendetta.
Ferma i progetti di morte
di chi ritiene che si possa risolvere
ogni ingiustizia con l’uso delle armi.
Illumina le menti e i cuori
di chi ha responsabilità diplomatiche
perché non si lasci nulla di intentato
per favorire, in ogni modo,
la tutela dei bambini, degli anziani
e di quanti sono stati presi in ostaggio.
Concedi alla Terra Santa giorni di pace
e non permettere che altro sangue innocente
irrori quelle strade che tu hai percorso
in lungo e in largo,
fecondandole di ogni bene
e riempendo di gioia
il cuore di tutti coloro
che hanno avuto la fortuna di incontrarti.
Converti il cuore
di quanti hanno progetti di morte
e rafforza quanti, invece, coltivano
e promuovono concreti progetti di vita.
In te, o Signore, noi confidiamo,
di te, o Signore ci fidiamo,
a te, o Signore, ci affidiamo,
sicuri, come non mai,
di non rimanere delusi. Amen.
(p. Enzo Smriglio)