
Il Pio Sodalizio di San Giuseppe è il più antico gruppo religioso di Acquedolci, fondato il 24 marzo 1934.
Verbali delle adunanze dell’Assemblea
Verbale N. 1
La sera del 24 marzo 1934 si sono riuniti nella sacrestia della Chiesa Madre di Acquedolci I soci della costituenda Associazione in n. 13, I quali sotto la direzione del Rev.do Cappellano Sac. Antonino Valenti hanno proceduto all’elezione dei membri del Consiglio su proposta del R. Cappellano.
Il consiglio è stato quindi costituito così:
Di Naso Salvatore Presidente con voti 12
Carone Calogero V. Presidente con voti 12
Scavone Antonino Cassiere con voti 12
Sac. Antonino Valenti Segretario per acclamazione
Occhiuto Giuseppe Consultore con voti 12
Catanzaro Rocco Consultore con voti 8

Nuova statua del Patrono
(articolo del cav. Rubino, Giornale di Sicilia del 18-19 dicembre 1925)
Acquedolci 15
Per solennizzare la festa di San Giuseppe, patrono del luogo, era stata qui presa in prestito negli anni passati, una vecchia statua di San Teodoro, che per avere una certa somiglianza col primo, aveva ben sostenuto finora, per ragioni di economia, le parti del Padre putativo di Gesù. Intanto , col crescere della popolazione, per la venuta dei disastrati di S. Fratello si è sentito il bisogno di togliere la finzione se finzione può chiamarsi questa di sostituire, per ragioni di econnomia, un Santo ad un altro!
Ed ecco che si ripara oggi all’inconveniente.
Una nuova statua, il vero S. Giuseppe, arrivata pochi giorni fa da Roma, si andò a prendere domenica dalla stazione ferroviaria, e, dopo essere stata benedetta dal cappellano del luogo, sac. prof. Valenti Giuseppe, fece il suo ingresso trionfale in paese, accompagnata dalla musica locale, e da una colonna numerosa di popolo. Indi, dopo aver fatto un giro per le vie del nuovo abitato, la statua vien portata in chiesa, dove viene impartita ai fedeli la benedizione, seguita fuori, per essere la chiesa troppo piccola, non capace di comprendere tutta la popolazione, da un elevato discorso del predetto sacerdote, che inneggiando alla nuova statua e al suo patronato celeste, inneggia anche alla rinascita del paese, S. Fratello, e al Governo Nazionale che la promuove, colla costruzione di nuove opere, quali la chiesa prossima ad appaltarsi.
Una sincera lode vada intanto al cappellano, sacerdote Valenti, all’ex maresciallo dei carabinieri, Sig. Mancuso Benedetto, ai signori Vasi Cirino, Galati Cirino, Spinnicchia Filadelfio ed altri, superandole ragioni di economia, un S. Giuseppe autentico.

(foto cav. Rubino)

(foto cav. Rubino)

note di Ciro Artale
San Giuseppe era storicamente il patrono della borgata della Marina (ora detta “Vecchia“) perché titolare della cappella alla torre, riferimento unico della comunità fino alla costruzione della chiesa madre nel 1928. Quando fu fondata la Parrocchia di Acquedolci e intitolata a San Benedetto il Moro, il santo nero divenne il patrono della nuova comunità che sarebbe dovuta diventare la Nuova San Fratello.
Il culto di San Giuseppe continuò senza nessuna variazione sostanziale, considerato anche lui patrono e assicurato nella festa.
Nel 1969 Acquedolci divenne autonomo e la scelta del patrono fu ufficialmente quella del titolare dell’unica parrocchia; cambiò poco nella tradizione del centro finché nel 1977 vennero espressamente soppresse, agli effetti civili e nella cadenza infrasettimanale diversa dalla domenica, alcune feste, compresa quella di San Giuseppe; da quel momento i fedeli ebbero la percezione del cambiamento perché la ricorrenza non coincise più con un giorno di “vacanza”, ma San Giuseppe resta di fatto il co-patrono di Acquedolci.
Al momento il pio Sodalizio è composto da circa 50 sodali.
L’attuale presidente è il dott. GIUSEPPE SCAFFIDI FONTE.

Fra le attività da loro svolte, quella di organizzare i festeggiamenti in onore di San Giuseppe che hanno luogo la terza domenica di maggio e comunque la domenica successiva alla Fiera storica di Acquedolci, che ha luogo il 14 maggio di ogni anno.




